26 giugno 2008

Padova


Non alla solitudine scrovegna,
o Padova, in quel bianco april felice
venni cercando l'arte beatrice
di Giotto che gli spiriti disegna;

né la maschia virtù d'Andrea Mantegna,
che la Lupa di bronzo ebbe a nutrice,
mi scosse; né la forza imperatrice
del Condottier che il santo luogo regna.

Ma nel tuo prato molle, ombrato d'olmi
e di marmi, che cinge la riviera
e le rondini rigano di strida,

tutti i pensieri miei furono colmi
d'amore e i sensi miei di primavera,
come in un lembo del giardin d'Armida.


Gabriele D'Annunzio


16 giugno 2008

Nella Pioggia

...nascosti nella sera
partono treni a ogni ora
partono ma
non partiamo noi
gli ombrelli sbocciano agli angoli
e appesi
voliamo anche noi...

15 giugno 2008

E se la rivoluzione la facessimo così?

O' pernacchio..e quando ce vo, ce vo...

14 giugno 2008

Ladri di Biciclette..De Sica...

Diceva De Sica nel 1948 :

"La letteratura, ha scoperto da tempo questa dimensione moderna che puntualizza le minime cose,
gli stati d'animo considerati troppo comuni. Il cinema ha nella macchina da presa il mezzo più adatto per captarla.
La sua sensibilità è di questa natura, e io stesso intendo così il tanto dibattuto realismo"


Forse è un film che andrebbe visto oggi e non
solo perchè è un capolarovo, ma per capire,
le differenze o le uguaglianze tra l'attualità e
il nostro passato...

The lions sleep tonight

La famosa canzoncina, nella versione inglese, "In the jungle, the mighty jungle the lion sleeps tonight" e' stata utilizzata per uno spot pubblicitario e prima ancora dalla Walt Disney nel film "Il re Leone".Ma questa canzone e' molto piu' vecchia, per anni e' stata un successo mondiale, tradotto in dozzine di lingue. Non tutti sanno che fu scritta, negli anni '40, da un musicista zulu, sudafricano, analfabeta, di una bidonville di Johannesburg. Il suo incomprensibile ritornello "wimoweh" e' la stortura di una parola zulu che vuol dire 'fermati': il pastore si ferma solo quando il leone si addormenta, finche' il leone e' sveglio deve girare per fare la guardia al gregge.
L'autore ne vendette i diritti a un produttore musicale per l'equivalente di 11 scellini, ma ci sono molti dubbi sulla liceita' del contratto. Ne' lui ne' la sua famiglia - che ha sempre sofferto la fame - hanno mai visto un soldo dei milioni di dollari di diritti d'autore raccolti in questi anni. La sua pronipote, l'unica della famiglia con un diploma (di infermiera), ha fatto causa alla Walt Disney, che ha sempre sostenuto di avere comprato in buona fede i diritti da una societa' sudafricana, ignorando l'identita' del compositore.
Dopo una prima causa, persa sembra per la malafede dell'avvocato della signora, che sembra avesse rapporti d'affari con la controparte, in appello la Walt Disney, per evitare cattiva pubblicita', avrebbe accettato di corrispondere un risarcimento danni alla famiglia (pari a diversi milioni di dollari).

Che vita difficile...

Quanta fatica si fa a conquistare ciò che si desidera....


..e se non ci riusciamo???

Ci vuole pazienza tanta pazienza....

Romeo e Giulietta


Queste gioie violente hanno fini violente.
Muoiono nel loro tirionfo, come la polvere da sparo
e il fuoco.
Che si consumano al primo bacio.













ROMEO:
Si ride delle cicatrici altrui chi non ebbe a soffrir giammai ferita…
(Giulietta appare a una finestra)
Oh, quale luce vedo sprigionarsi lassù, dal vano di quella finestra?
È l’oriente, lassù, e Giulietta è il sole!
Sorgi, bel sole, e l’invidiosa luna già pallida di rabbia ed ammalata uccidi,
perché tu, che sei sua ancella, sei di gran lunga di lei più splendente.
Non restare sua ancella, se invidiosa essa è di te; la verginal sua veste
s’è fatta ormai d’un color verde scialbo e non l’indossano altre che le sciocche.
Gettala via!… Oh, sì, è la mia donna, l’amore mio.
Ah, s’ella lo sapesse!
Ella mi parla, senza dir parola.
Come mai?… È il suo occhio che mi discorre, ed io risponderò.
Oh, ma che sto dicendo… Presuntuoso ch’io sono!
Non è a me, ch’ella discorre.
Due luminose stelle,tra le più fulgide del firmamento
avendo da sbrigar qualcosa altrove,
si son partite dalle loro sfere e han pregato i suoi occhi di brillarvi fino al loro ritorno…
E se quegli occhi fossero invece al posto delle stelle,e quelle stelle infisse alla sua fronte?
Allora sì, la luce del suo viso farebbe impallidire quelle stelle,
come il sole la luce d’una lampada;e tanto brillerebbero i suoi occhi su pei campi del cielo,
che gli uccelli si metterebbero tutti a cantare credendo fosse finita la notte.
Guarda com’ella poggia la sua gota a quella mano…
Un guanto vorrei essere,su quella mano, e toccar quella guancia!


<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

GIULIETTA:Solo il tuo nome è mio nemico; ma tu sei tu, non un Montecchi. Che è un Montecchi? Non è nè una mano nè un piede, nè una faccia nè un braccio: nessuna parte di un uomo. O sii tu qualche altro nome! E che è un nome? Quella che noichiamiamo rosa, anche con un altro nomeavrebbe il suo soave profumo. Così Romeo,che se non si chiamasse Romeo,conserverebbe un fascino di perfezione,che possiede anche senza quel nome,Romeo, poichè non ti è nulla il tuo nome,buttalo via, e prenditi, in cambio,tutta me stessa.

Ricordi d'Albania

Ma per fortuna ci sei tu
Che matto come te
Di matti a questo mondo non ce n’è
E per un jolly come te
Tu sei felicità
Amico mio sorridi e vincerò



Colazione da Tiffany

Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa.